By Chiara and Gina Berni (Lorenzo de’ Medici)
The Archaeological and Art Museum of the Maremma, inaugurated in 1975, is found in the center of Grosseto in the nineteenth-century palace of the former Court House, and is made up of three floors.
The first section is entirely dedicated to archeology and is constituted by a group of Etruscan urns and ceramics from the areas of Volterra and Chiusi, dating back to the Hellenistic era. These come from the collection of the canon, Chelli, an intellectual from Siena who donated, in addition to his archaeological collection, his own library and 150 paintings to the Comune di Grosseto on March 30, 1865.
The next section, which plays a fundamental role in the museum’s exhibition space, is dedicated to the Etruscan city Roselle, which was inhabited from the 7th century BC and whose remnants can be found on a hill a few kilometers from Grosseto. Coming from this settlement are an antique stele, kraters decorated with red and black figures tracing back to the end of the 6th century BC, as well as fragments of vases and cups in bucchero, testifying to the existence of local ceramic production. Found at the necropolis were objects of personal adornment, including combs made of bone, an amber necklace and bronze bracelets. In 294 BC, the city was conquered by the Romans, becoming one of their colonies. During the Imperial Age, the city center witnessed the construction of public and private buildings, where archeologists discovered stone inscriptions, amphorae for transporting fish, instruments for fishing, as well as a group of marble statues and portraits dating from 50 BC.
The third part of the museum is devoted to archaeological finds from other Etruscan cities in the province of Grosseto: Vetulonia, Pescia Romana, Marsiliana and Vulci.
Among the most interesting objects on display is the oldest example of the Etruscan alphabet, made on an ivory support from the “Circle of Ivories” of Marsiliana. The tablet bears the letters of the alphabet, reading from left to right; it was used for educational purposes, as it was covered in a wax layer, in which students made inscriptions. From Marsiliana comes a peculiar funeral chest. This last item is characterized by one particular detail: among those artifacts found by archaeologists in the chest are writing instruments, signifying of the social prestige of the deceased.
Furthermore, the museum’s collection also includes votive objects, bronze fibulae, urns in the form of huts, and amphorae used for the transport of fish, oil and figs. One of the most precious pieces of the collection was found in Pescia Romana: a beautiful geometric vase in the traditional krater shape, accompanied by a lid made around 730 BC.
The last section of the museum, dedicated to sacred art, is from the Diocesan Museum, which joined the archaeological section in 1975. The collection is composed of wood and marble sculptures, holy vestments, choral manuscripts and paintings from Siena, including the Last Judgment by Guido da Siena from 1280 and the Madonna of the Cherries by Stefano di Giovanni, known as Il Sassetta.
As is evident from the description, the Archaeological and Art Museum of the Maremma aims to highlight its local context and history.
Archaeological and Art Museum of the Maremma
Piazza Baccarini, 3, Grosseto
Opening hours:
from September 1 to November 4:
from Tuesday to Friday, 10:30 am -7 pm
Saturday, Sunday and holidays: 10 am-1 pm and 4 pm-7 pm.
Hours are subject to change.
Tickets:
Full price 5 euro; Reduced price 2.50 euro
For more information and to make reservations:
0564 488750
Museo Archeologico d’Arte della Maremma
di Chiara e Gina Berni (Lorenzo de’ Medici)
Il museo archeologico della Maremma, inaugurato nel 1975, ha sede nel centro di Grosseto presso il palazzo ottocentesco dell’ex Tribunale e si articola su tre piani.
La prima sezione è interamente dedicata all’archeologia ed è costituita da un gruppo di urne etrusche, buccheri e ceramiche delle zone di Volterra e Chiusi risalenti all’età ellenistica. Queste provengono dalla raccolta del canonico Giovanni Chelli, un intellettuale senese, che donò, oltre alla sua collezione archeologica, la propria biblioteca e 150 dipinti al Comune di Grosseto il 30 marzo 1865.
La sezione successiva, che occupa un ruolo fondamentale nell’allestimento del museo, è dedicata alla città etrusca di Roselle, che fu abitata dal VII secolo a.C e i cui resti si trovano su un’altura a pochi chilometri da Grosseto. Da questo insediamento provengono, a testimonianza dell’esistenza di una produzione locale di ceramica, frammenti di vasi e tazze di bucchero, una stele arcaica e crateri decorati con figure rosse e nere risalenti alla fine del VI secolo a.C. Dalla necropoli sono stati rinvenuti oggetti di ornamento personale tra cui una collana in ambra, pettini in osso e bracciali in bronzo. Nel 294 a.C. Roselle fu conquistata dai Romani e divenne una colonia, mentre in età imperiale, nel centro urbano, furono costruiti edifici pubblici e privati di cui sono state rinvenute iscrizioni lapidee latine, un gruppo di statue e ritratti realizzati in marmo risalenti al 50 d.c., anfore per il trasporto del pesce, strumenti per la pesca e vasellame.
La terza parte del museo è dedicata ai reperti archeologici provenienti da altre città etrusche della provincia grossetana: Vetulonia, Pescia Romana, Marsiliana e Vulci.
Tra gli oggetti esposti, molto interessante è la tavoletta con il più antico modello di alfabeto etrusco, realizzato su un supporto d’avorio proveniente dal “Circolo degli Avori” di Marsiliana. La tavoletta, destinata a essere incerata e incisa, riporta le lettere dell’alfabeto leggibili da sinistra verso destra, e veniva utilizzata a scopo educativo. Da Marsiliana proviene anche un peculiare corredo funebre. Quest’ultimo è caratterizzato da una particolarità: tra i reperti riportati alla luce dagli archeologi si trovano strumenti di scrittura, significativi del prestigio sociale del defunto.
La collezione del museo espone inoltre anfore per il trasporto di pesce, di olio e di fichi, oggetti votivi, fibule in bronzo e urne cinerarie a forma di capanna. Uno dei pezzi più pregiati della raccolta è rappresentato dal bellissimo vaso geometrico dalla tipica forma a cratere corredato di coperchio, prodotto intorno al 730 a.C., rinvenuto a Pescia Romana.
L’ultima sezione è dedicata all’arte sacra proveniente dal museo Diocesano, che si è unito a quello archeologico nel 1975. La collezione è composta da sculture in legno e marmo, paramenti sacri, corali miniati e tavole dipinte provenienti da Siena, tra cui il Giudizio Finale di Guido da Siena del 1280 e la Madonna delle Ciliegie di Stefano di Giovanni detto il Sassetta.
Come si evince dalla descrizione, il museo archeologico e d’arte della Maremma vuole esaltare il contesto territoriale circostante e la sua storia.
Museo archeologico e d’arte della Maremma
Piazza Baccarini, 3, Grosseto
Orari di apertura:
dal 1 settembre al 4 novembre:
dal martedì al venerdì, 10.30 -19.00.
sabato, domenica e giorni festivi: 10.00-13.00 e 16.00-19.00.
Gli orari possono essere soggetti a variazioni.
Biglietti:
Intero 5 euro; ridotto 2.50 euro
Per Informazioni e prenotazioni:
0564 488750