The Grand Prince Ferdinando de’ Medici (1663-1713) Collector and Patron of the Arts

By Silvia Zanella (University of Florence)

Ending on the 3rd of November there is an exhibit in the Galleria degli Uffizi titled  “The Gran Prince Ferdinando de’ Medici (1663-1713) Collector and Patron of the Arts”. On the 300th anniversary of his death there have been four exhibitions organized, including this one, located in various Florentine museums, to highlight his personality. The exhibit at the Uffizi represents a general view of the artistic interests of the prince.

The exhibit begins on the first level of the Uffizi and the dominant color of the mounting is a relaxing lilac and it works as the motif of all fifteen rooms.

The first section is dedicated to the first portraits of the protagonist (Ferdinando) and is testament to his growth.

Here we are presented with a small problem: the room is connected to two other rooms, and the visitor does not know which room to enter first because the number is indicated on the inside of the room. After this we are presented with the representation of the musical education that Ferdinando received in Pratolino and the visitor is accompanied by soft music of the period.

Furthermore, the exhibit continues on to show the activities of Ferdinando’s collecting through the display of works by his preferred artists. One notices the finesse of the sensors that protects the exposed works from the visitors that come to close, for they mimic a work of design.  The lighting is positioned on a track from the ceiling above the works, and the tracks are elegantly hidden behind composite wood painted in the lilac theme. This system is very well executed because the reflection is minimal on the painting and allows for a more beneficial viewing of the work.

Surprisingly on the ceiling of the small room that illustrates the reconstruction of the Mezzanine of Palazzo Pitti, it is possible to admire the fresco’s by Anton Domenico Gabbiani that represents “The Time Exhalts the Sciences and tramples Ignorance” (Il Tempo esalta la Scienza e calpesta l’Ignoranza). One defect is that a small label that is nearly invisible to visitors, leaving them to pass through the room and not notice the ceiling, is the only indication for this fresco.

Another interesting room dealing with the relationship between Ferdinando and the Tuscan sculptor. The disposition of the pieces is various: in the center are two cases that preserve small sculptures that are illuminated entirely by LED lights. Then on a wall there is a niche built in, and inside there are other works that intensify the sculptures in the cases.

Another room, that is very wide due to the dimensions and the fact that it houses very large paintings: the paintings are altarpieces of the sixteenth and seventeenth centuries that were removed from various churches to satisfy the aesthetic taste of the Prince. To properly admire and appreciate them, there are some pillows on the floor where visitors can sit and admire the altarpieces for a while.

Finally, the exhibit that focuses on the preferred painters of the prince and on some other persons as his collecting advisors.

The exhibit ends with the final years of the Prince’s life, and is indicated by a large vase that is black and gold created by Massimo Soldani Benzi. Positioned in the center of the room, it is there to implement the understanding of death because it is black, however, it was originally created for the marriage of Ferdinando.

“The Grand Prince Ferdinando de’ Medici” it is a didactic exhibition, that thanks to the careful preparation of the mounting, lights, colors and details, allows for the exhibits interesting qualities to come to fruition. They found a balance between the traditional rooms and the rooms with large photographic enlargements. This is an exhibit that deserves to be visited because it is capable to present various aspects without overwhelming the visitors.

The exhibit is in Italian and English. For more information please consult the website:

http://www.polomuseale.firenze.it/mostre/mostra.php?t=51c04t74f1c3bcfcc000104
Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici (1663 – 1713). Collezionista e Mecenate”

Silvia Zanella (Università di Firenze)

Fino al 3 novembre si tiene presso la Galleria degli Uffizi la mostra “Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici (1663 – 1713). Collezionista e Mecenate”. Nel terzo centenario della sua morte sono state pensate quattro esposizioni, compresa questa, dislocate in vari musei fiorentini, per gettare luce sulla sua figura. Nel caso degli Uffizi si tratta di una panoramica generale sugli interessi del principe a livello artistico.

La mostra si sviluppa a pian terreno e il colore dominante dell’allestimento è un riposante lilla che funge da leit motif per tutte le quindici sale.

Si comincia con la sezione dedicata ai primi ritratti del protagonista che ne testimoniano la crescita. Qui si presenta un piccolo problema: la sala è collegata ad altre due, ma manca un’indicazione chiara su dove dirigersi poiché le numerazioni progressive sono  affisse all’interno delle stanze.

Si passa poi alla presentazione dell’educazione musicale ricevuta da Ferdinando a Pratolino accompagnata da un esempio sonoro in sottofondo.

Successivamente ci vengono mostrati gli inizi della sua attività di collezionista, attraverso alcuni dipinti dei suoi pittori preferiti. Da sottolineare la finezza sia dei sensori che proteggono le opere esposte dai visitatori che si avvicinano troppo e che sembrano opere di design; sia dei faretti posti in alto su guide aggettanti mascherate con compensato dipinto dello stesso lilla delle pareti. Inoltre il riflesso delle luci sui quadri è minimo consentendo una buona fruizione.

Sorprendente la piccola sala che racconta il rinnovamento dei mezzanini di Palazzo Pitti dove sul soffitto è possibile ammirare la riproduzione dell’affresco Anton Domenico Gabbiani,  raffigurante “Il Tempo esalta la Scienza e calpesta l’Ignoranza”. Unico difetto da segnalare è la sua indicazione mediante una minuscola didascalia, poco visibile ai visitatori che quindi passano senza alzare la testa, perdendosi la sorpresa.

Un’altra interessante sala è quella dove viene affrontato il rapporto di Ferdinando con la scultura toscana. Questa stanza è particolarmente varia nella disposizione dei pezzi: al centro ci sono due teche che preservano delle piccole sculture illuminate da LEDS posti in basso attorno ad esse, mentre su una parete sono aperte delle nicchie che accolgono, mettendole in risalto, altre sculture.

Segue una sala d’ampio respiro sia per le dimensioni sia per l’imponenza dei dipinti esposti: sono pale d’altare del ‘500-‘600 rimosse da varie chiese per soddisfare il gusto collezionistico del principe. Proprio per poterle apprezzare meglio, dei cuscini sono messi a disposizione dei visitatori che vogliono concedersi una sosta più lunga.

Infine l’esposizione si concentra sui pittori prediletti dal principe e su alcune personalità a lui legate, come i consiglieri per gli acquisti in ambito artistico.

Il percorso si chiude con gli ultimi anni del Gran Principe coronati visivamente dal grande vaso nero e oro di Massimo Soldani Benzi posto nel centro della sala che, nonostante fosse stato realizzato per le nozze di Ferdinando, risulta funereo.

“Il Gran Principe Ferdinando de’ Medici” è una mostra sicuramente didattica, ma che, grazie ad un allestimento attento ai colori, alle luci e ai dettagli, permette una fruizione agile ed interessante. Giusto è l’equilibrio trovato tra sale “tradizionali” e sale con gigantografie alle pareti o sul pavimento. Questa mostra merita assolutamente di essere vista in quanto capace di presentare molti contenuti senza appesantire il visitatore.

Tutti i testi sono sia in lingua italiana che inglese. Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.polomuseale.firenze.it/mostre/mostra.php?t=51c03f74f1c3bcfc1c000104