Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, 15 febbraio – 23 giugno 2017
Di Caterina Zaru (Università degli Studi di Firenze)
La mostra che si tiene alla Biblioteca Medicea Laurenziana fino al 23 giugno prossimo, si pone lo scopo di dare visibilità al vasto e preziosissimo patrimonio librario e documentario, conservato presso le varie sedi delle Biblioteche dell’Università di Firenze e che conta circa quattro milioni di volumi.
L’esposizione trova posto all’interno di un’altrettanto prestigiosa biblioteca, quella Laurenziana, che porta le firme illustri di Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari e Bartolomeo Ammannati. L’ingresso alla mostra, perciò, risulta quantomeno affascinante: il percorso obbligato, infatti, conduce il visitatore prima attraverso il vestibolo, poi lungo il vasto salone di lettura. Si accede, quindi, agli spazi espositivi, suddivisi nelle aree tematiche, che rispecchiano le principali sezioni disciplinari, di cui i documenti in mostra si fanno testimoni: Il corpo umano e la sua cura, Le scienze naturali, Alle origini del diritto, Le scienze applicate, Gli studi umanistici.
La prima sala, dedicata alla prime due sezioni, risulta particolarmente evocativa e coinvolgente, anche dal punto di vista sensoriale. L’allestimento delle teche contenenti i volumi e chiaramente disposte lungo le pareti della sala per indirizzare il visitatore verso il proseguo della mostra, sono accompagnate da schermi che danno, giustamente, visibilità alla realizzazione di importanti progetti di digitalizzazione, compiuti dal Sistema Bibliotecario di Ateneo. Completa il tutto un piacevole sottofondo musicale. Tutte le sale, come la prima, sono fornite di strumenti utili alla comprensione di quanto esposto e del fine della mostra. Schermi e pannelli interattivi, permettono di visualizzare immagini dei documenti non esposti, informazioni aggiuntive alle didascalie delle opere e, soprattutto, i volumi e i documenti pazientemente digitalizzati.
Il percorso prosegue, quindi, con la sala dedicata alla storia del diritto, di cui se ne ripercorrono le tappe fondamentali, attraverso una selezione di documenti provenienti dal Fondo del Collegio degli Avvocati, che raccoglie oltre 12 000 volumi, e con la sezione Scienze Applicate, che si propone di esporre i pezzi maggiormente significati del patrimonio librario della Biblioteca di Scienze Tecnologiche, nella quale sono compresi i fondi delle scuole di Agraria, Architettura e Ingegneria.
La parte dedicata alla Biblioteca Umanistica necessita di un’attenzione particolare. Essa è sua volta suddivisa in sottosezioni, tra cui si segnala quella dedicata a Firenze, il Mediterraneo e l’Oriente, che espone preziosi papiri ed è accompagnata da un arazzo raffigurante l’incontro tra il costume occidentale fiorentino e quello orientale. Questa ulteriore frammentazione, risulta effettivamente efficace per dare un’immagine chiara dell’immenso patrimonio dell’Umanistica, stimato ad oltre il 1 600 000 di volumi. La Biblioteca, con i suoi sessanta fondi librari ed archivistici, 35 700 edizioni antiche, manoscritti e carte geografiche, è depositaria di una memoria culturale di immenso valore e merita per questo di mostre come quella che stiamo descrivendo, che ne mettano in luce il prezioso contenuto. A questo proposito, degna di nota è la mostra collaterale che si tiene dal 6 marzo al 7 aprile presso la sede della stessa Biblioteca Umanistica, in piazza Brunelleschi. Essa presenta una campionatura dei giacimenti documentari, che, insieme a quelli della mostra principale, presentano in modo esemplare le linee di sviluppo di questo ramo di studi. Inoltre, l’esposizione di piazza Brunelleschi, recupera i percorsi di studio proposti dalla mostra digitale. In effetti, il sito on-line del Sistema Bibliotecario di Ateneo, mette a disposizione un ricco materiale documentario in formato digitale, accompagnato da interessanti schede descrittive, fornendo agli interessati e a chiunque ne voglia fare uso, un utile strumento per approfondire le tematiche affrontate e rendere ancora più visibile un’iniziativa degna di avere un largo pubblico, perché il nostro patrimonio librario, non sia più inesplorato, bensì venga conosciuto, apprezzato e tutelato, come un prezioso tesoro.
Translation by Rachyl Grussing (Istituto Lorenzo de’Medici)
The show that is being held in the Laurentian Library until the 23rd of next June, has the express goal to give visibility to the vast and precious heritage of books and documents held and conserved at various offices of the University of Florence Library, which number around four million volumes. The exhibition is found inside the equally prestigious library, the Laurentian, which holds works by the famous Michelangelo Buonarroti, Giorgio Vasari and Bartolomeo Ammannati. The entrance to the show, therefore, is at the very least fascinating: in fact, the obligated path leads through the vestibule, then along the vast reading room. Access to the exhibition is subdivided into themes, which respond to the principle disciplinary sections that the documents give testimony: the human body and its cure, the natural sciences, origins of the law, applied sciences, the humanities.
The first room, dedicated to the first section, is particularly evocative and engaging from a sensory point of view. The set of display cases containing the volumes are clearly arranged and displayed along the wall and direct the visitor towards the continuation of the exhibition, are accompanied by screens that rightly give visibility to the realization of the important progression of digitization being completed by the University Library System. It is accompanied by pleasant music. All of the rooms, like the first, are equipped with tools of understanding at the beginning and end of the exhibition. Screens and interactive panels show the documents not on display, additional information to the captions of the works, and above all, the patiently scanned documents.
The show continues, then, with the room dedicated to the history of law, where they retrace milestones through a selection of documents from the Fund of the College of Lawyers, which includes over 12000 volumes, and with the Applied Sciences section, which aims to expose the pieces of major significance of the Library of Science and Technology, which includes the founding of the Agriculture, Architecture, and Engineering Schools.
The part dedicated to the Humanities required special attention. It is further divided into sub-sections, among which one is dedicated to Florence, the Mediterranean, and the East, which exhibits precious papyrus and is accompanied by a tapestry depicting the meeting between the Florentine costume and the Eastern costume. This further fragmentation results in actually effective in giving the imagination a clear sense of the immense heritage of the Humanities Library, estimated at over 1,600,000 volumes. The Library, with its sixty libraries and archives, 35700 antique editions, manuscripts, and maps, is the repository of a cultural memory of immense value and deserves, like the exhibition that we have been describing, to highlight this precious content. To this end, it is worthy to note the collateral exhibition held from March 6th to April 7th at the same Humanities Library in the Piazza Brunelleschi. It presents a sampling of documentary deposits, which, together with the main exhibition, present in an exemplary manner the lines of development of this branch of study. In addition, the exposure of Piazza Brunelleschi revives the path of study offered by digitization. In fact, the online website of the University Library System provides a rich deposit of material in digital format, accompanied by interesting descriptions, for anyone interested to use as an instrument for studies, and makes the collection a visible initiative worthy of having a broad audience, because the heritage of our library is no longer unexplored but is known, appreciated and protected, like a precious treasure.