By Megan Hamby (Lorenzo de’ Medici)
Since June, the famous Uffizi Gallery has been playing host to a delightful Gothic art exhibition that gives viewers the opportunity to see works from different Florentine artists during the 14th and 15th centuries. The exhibition, dubbed a sequel to the previous 2008 show entitled Legacy of Giotto: Art in Florence, 1340-1375, is a surprisingly large display of painting, sculpture, manuscripts and a variety of other artworks. The exhibition is organized chronologically with highly distinguished sculptures and paintings, as well as other little-known yet important works, including marble and wood sculptures, busts, and religious reliquaries that complement these artists throughout the show. Overall, the exhibition offers an insightful view of art and history in the late Gothic and early Renaissance periods. It specifically works to enhance the visitor’s understanding, through the use of arrangement and description, as well as utilizing the evolving use of technology.
There is a balance in the arrangement of the show, which provides a flow for the viewers walking through. The show is organized chronologically, with each work having enough space without providing an overwhelming sense of confinement or over-crowding in such a limited area. The themes that are given to each room offer a narrative of what is in the room and are then tied together with the overall Gothic theme of the exhibition. In one room labeled, “Classical and Secular Books,” one can find pristine and beautiful illuminated manuscripts, including two original copies of Dante Alighieri’s Divine Comedy. The illuminated manuscripts also include a section of “Liturgical and Religious Books,” with a collection of handwritten choir sheet music. The “Humanist Prelude” room contains multiple sculptures by the likes of Donatello on loan from the Orsanmichele Museum. These works are accompanied by vibrant paintings representing the emergence of Humanism during that time period. Each arrangement and theme provides an essence that feeds back into the main description of what was considered avant-garde and innovative at the time. Each work has a wall text that reveals the original location or use of the piece that was quite interesting because it does not just tell you about the artist or the period the work was created in. Instead, it provides information on the object and where it came from.
The main attraction is the recently restored painting entitled The Battle of San Romano, one of three panels by the Florentine painter Paolo Uccello. Although separated, with one at the National Gallery in London and the other at the Louvre Museum in Paris, the panel on display at the Uffizi is nothing short of breathtaking. Offering a glimpse of the battle fought between Florence and Siena in the early 1430s, the panel is displayed with drawings on either side to represent its missing mates in London and Paris. In a separate room a video installation plays, entitled The Cruel Tournament of San Romano: Ideal Reconstruction of the Battle. The video is projected on a wall in Italian with English subtitles and gives viewers insight into the history of the battle as well as the painting. The video proves to be a useful tool to better understanding Uccello’s painting and gives viewers the chance to gain enhanced knowledge of what they are observing, rather than just presenting the painting with a simple label. Not only does the exhibit include particularly informative wall texts, but it also offers several ways to interact with the viewer. Shot with live action sequences, as well as images of the panels, this is the perfect way to show modernism in an exhibition displaying works from the Gothic and Renaissance periods. To complement the technological theme of this display, there is also an added touch screen where viewers can click on the different parts of Uccello’s painting and receive a detailed analysis of each portion displayed.
This exhibition is a must-see while enjoying your stay in Florence. It was curated by Antonio Natali, Enrica Neri Lusanna and Angelo Tartuferi. The exhibition will be on display at the Uffizi Gallery until November 4, 2012. For more information, see http://www.uffizi.firenze.it/it/mostre/mostra.php?t=4fc6445bf1c3bc4016000000
Bagliori Dorati: il Gotico Internazionale a Firenze. 1375-1440
di Megan Hamby (Lorenzo de’ Medici)
Da Giugno la famosa Galleria degli Uffizi accoglie una piacevole mostra sull’arte gotica che dà ai visitatori l’opportunità di vedere opere di diversi artisti fiorentini del XIV e XV secolo. La mostra, ritenuta il sequel della precedente “L’eredità di Giotto. L’arte a Firenze, 1340-1375”, svoltasi nel 2008, è una sorprendente esposizione di dipinti, sculture, manoscritti e una varietà di altri capolavori. Il percorso, organizzato cronologicamente, include sia pezzi molto famosi che opere meno conosciute ma altrettanto raffinate, come sculture di marmo e legno, busti e reliquiari che testimoniano continuamente il lavoro dell’artista. Nel complesso la mostra offre uno sguardo penetrante sull’arte e sulla storia nei periodi del Gotico e del primo Rinascimento; è anche in grado di stimolare l’apprendimento del visitatore non solo con la semplice disposizione delle opere e la loro illustrazione, ma anche tramite l’uso delle nuove tecnologie.
La sistemazione delle opere d’arte è bilanciata in modo tale da lasciare il visitatore camminare agilmente lungo il percorso senza che si senta sopraffatto dal senso di claustrofobia o sovraffollamento, poiché ad ogni oggetto è riservato abbastanza spazio. I temi affrontati in ogni stanza raccontano e spiegano cosa si trova all’interno di ognuna di esse, il tutto sempre legato all’argomento principale della mostra, cioè il Gotico. In una stanza, chiamata “Libri Classici e Secolari”, si possono trovare bellissime e altresì intatte copie di codici miniati, inclusi due esemplari della Divina Commedia di Dante Alighieri; tra questi è apprezzabile anche una sezione di “Libri Liturgici e Religiosi”, con una collezione di fogli per musica scritti a mano. La sala che riguarda il preludio umanista invece accoglie numerose e importanti sculture, come quelle di Donatello e Brunelleschi In prestito dal Museo di Orsanmichele, costantemente accompagnate da vivaci dipinti che rappresentano l’emergere dell’Umanesimo. Sia la disposizione delle opere che le loro tematiche testimoniano l’essenza di ciò che era considerato all’avanguardia e innovativo a quel tempo. Ogni pezzo ha un proprio pannello che ne descrive nella fattispecie la collocazione originaria o l’uso per cui doveva essere stato pensato. Questo è davvero interessante perché si hanno molte più informazioni che solo sull’artista e sul periodo in cui il lavoro veniva realizzato: infatti ci sono molte notizie sull’oggetto, sulla sua provenienza e quindi sul suo contesto.
L’attrazione principale è ad ogni modo il quadro, recentemente restaurato, intitolato La battaglia di San Romano, uno dei tre grandi dipinti del pittore fiorentino Paolo Uccello; sebbene siano separati, uno alla National Gallery di Londra, l’altro al Musée du Louvre a Parigi, la tavola in mostra agli Uffizi resta comunque straordinaria. Offrendo uno scorcio della battaglia tra Firenze e Siena negli anni ’30 del XV secolo, il dipinto è esposto insieme alle riproduzioni delle opere di Londra e Parigi che gli sono ai lati in forma di disegni. In un ambiente diverso un filmato sul torneo di San Romano mostra la ricostruzione ideale della battaglia e, proiettato su una parete in italiano con sottotitoli in inglese, rende partecipe l’osservatore della storia e lo coinvolge nella realizzazione del dipinto. Così il video si dimostra un utile strumento per far conoscere meglio al visitatore l’opera di Paolo Uccello, con informazioni più approfondite rispetto a quelle che fornirebbe una classica didascalia. La mostra non solo include testi particolarmente esplicativi, ma offre anche molti modi per far interagire l’osservatore. Il filmato alterna scene girate da attori in carne ed ossa e immagini tratte dal dipinto, un modo efficace di inserire del modernismo in un’esposizione temporanea di opere che vanno dal Gotico al primo Rinascimento. Sempre riguardo al tema della tecnologia usata in questa occasione, si può menzionare un ulteriore dispositivo touch screen dove si può cliccare su differenti porzioni del dipinto per ottenere particolari spiegazioni in proposito e avere un’analisi più dettagliata.
La mostra, curata da Antonio Natali, Enrica Neri, Lusanna e Angelo Tartuferi, resterà aperta presso la Galleria degli Uffizi fino al 4 Novembre: non perdetevela durante il vostro soggiorno a Firenze!