Vasari, the Uffizi, the Duke and the new technologies

By Alessandra Sernissi (University of Florence)

Florence has decided to pay tribute, on the five-hundredth anniversary of his birth, to a great genius of the 16th century: Giorgio Vasari (1511-1574). This show, entitled “Vasari, the Uffizi and the Duke,” highlights the close relationship between the Grand Duke Cosimo I de’Medici and his favorite artist, which then led to the foundation of a building complex unparalleled in the world: the Uffizi. The exhibition, which is open to the public and has been extended until January 8, 2012, can be accessed after having visited the gallery on the second floor.

The aspect that above all represents this show and makes it very innovative is the virtual one, as some sections are distinguished from others because they are supported by equipment of the new generation, usually foreign to the world of art, which prefers to use classical mounting criteria. With the use of new technology, the curators Conforti, De Luca, Funis and Godoli manage to bring the visitors into the Florentine world of the 1560’s, and even include them in the construction of the Uffizi.

In the eighth room, the visitor is surrounded by the Vasarian site and can observe all of the various phases that have characterized this great construction project, beginning with the demolition of the houses that at one time occupied this area. The visitor has, moreover, a special guide, for on the walls, there are projected phrases of Vasari that explain every step of the construction. This new type of arrangement, supported by new technology, is becoming increasingly popular in the world of artistic exhibitions, so much so that even in the exposition of Palazzo Strozzi “Money and Beauty”, a multimedia element is present.

Also proven to be very useful are all of the various touch screens positioned in almost every room to allow visitors to understand how the face of Florence was changed in only twenty years by the construction of the Uffizi; they have, in fact, displayed various panoramas of the old city. This new type of preparation is certainly of great help in communicating with the observer, but it could, at the same time, distract from and overshadow the real masterpieces exhibited. Finally, the projectors that are positioned in the rooms and that, on the ceiling, place images of paintings by Vasari and by his contemporaries, could cause observers to prefer a digitally reproduced work of art to one on panel or canvas, for it is better presented with more brilliant colors.

 

Vasari, gli Uffizi, il Duca e le nuove tecnologie

di Alessandra Sernissi (Università di Firenze)

Firenze ha voluto rendere omaggio, nel quinto centenario della sua nascita, a un grande genio cinquecentesco: Giorgio Vasari (1511-1574). Questa mostra, intitolata “Vasari, gli Uffizi e il Duca”, mette in risalto le strette relazioni tra il Granduca Cosimo I de’ Medici e il suo artista prediletto, che portarono poi alla fondazione di un complesso edilizio senza eguali al mondo: gli Uffizi.  All’esposizione, la cui apertura al pubblico è stata prorogata fino all’ 8 Gennaio 2012, si accede dopo aver visitato il museo situato al secondo piano.

L’aspetto che più di tutti rappresenta questa mostra, e la rende molto innovativa, è quello virtuale, in quanto alcune sezioni si distinguono dalle altre perché supportate da apparati di nuova generazione di solito estranei al mondo dell’arte che preferisce avvalersi dei classici criteri allestitivi. Con l’utilizzo delle nuove  tecnologie i curatori Conforti, De Luca, Funis e Godoli sono riusciti a far entrare i visitatori nel mondo fiorentino degli anni sessanta del Cinquecento e li hanno addirittura inseriti nella fabbrica degli Uffizi.

Nell’ottava sala, l’osservatore entra virtualmente a far parte, assieme alle varie maestranze presenti, del cantiere vasariano e può assistere a tutte le varie fasi che hanno  caratterizzato questa grande fabbrica a partire dalle demolizioni delle abitazioni che un tempo si trovano in quella zona. Il visitatore ha inoltre una guida d’eccezione: Giorgio Vasari. Sulle pareti, infatti, sono proiettare frasi tratte dai testi del maestro aretino che spiegano ogni passaggio costruttivo. Questo nuovo tipo di allestimento, supportato dalle nuove tecnologie sta prendendo sempre più campo nel mondo delle rassegne artistiche, tant’è che anche nell’ esposizione di Palazzo Strozzi “Denaro e Bellezza” è presente un apparato multimediale.

Di molta utilità inoltre si rivelano tutti i vari touch screen posizionati quasi in ogni sala che permettono ai visitatori di capire come cambiò, all’epoca, il volto di Firenze in soli vent’anni con la costruzione degli Uffizi; sono infatti riportate varie panoramiche della città antica. Questo nuovo tipo di allestimento è sicuramente di grande aiuto nella comunicazione con l’osservatore, ma allo stesso tempo lo può distrarre dai veri capolavori esposti, come ad esempio molte pitture cinquecentesche, oppure gli stessi disegni che  mostrano i progetti per la fabbrica, che potrebbero passare in secondo piano.  Infine, i proiettori che sono posizionati nelle sale e che riportano sul soffitto immagini di dipinti di Vasari e di suoi contemporanei, possono far sì che si preferisca osservare un’opera riprodotta in digitale piuttosto che una tavola o una tela, solo perché meglio presentata e con colori più brillanti.