By Rosanna Sumera & Sarah Klein
A pleasant break from Florence’s Renaissance canon, Van Gogh Alive: The Experience is a multimedia exhibition created by Grande Exhibitions that highlights the artist’s prolific, yet rather short, ten-year career as a painter (1880-1890). Currently on view at Santo Stefano al Ponte until April 12, Van Gogh Alive is an example of an exhibition demonstrating artwork in a non-traditional, new way that encourages an active learning environment.
Upon arrival, the visitor is ushered through the entryway of Santo Stefano and led downstairs to purchase tickets (€12 for adults, €10 for students). To the right of the ticket booth a drawing and quotation of Van Gogh greets the visitor, beginning his or her journey through the exhibition that follows the artist’s life emotionally and artistically. In an attempt to recreate Van Gogh’s most well known works, the first part of the exhibition is filled with brightly colored panels that provide the visitor with a history of the artist. This handful of Van Gogh masterpieces includesStarry Night Over the Rhone and Vincent’s Chair and His Pipe and each is accompanied with a plaque providing traditional biographical and curatorial information.
It is within the main exhibition space that the museum experience becomes anything but traditional. Several Van Gogh paintings are projected in high definition and huge scale to fill giant screens, walls, columns, ceilings, and even the floor. The exhibition also displays Van Gogh drawings, sketches, letters, watercolors, quotations, and family photographs to display a multimedia biography. Projections of modern images such as a wheat field and train tracks are also shown in an attempt to combine contemporary images with the artist’s past.
The challenge for curators today is to develop innovative ways their museums can display artwork that speak to a contemporary audience without displaying the objects in a traditional curatorial fashion. Museums are constantly searching for new public and forms of display, and in order to achieve a broader audience, it is important to develop diversified ways of conveying new messages and knowledge. This diversified means of communication is achieved in Van Gogh Alive because it changes how the visitor interacts with art. The presentation of this exhibition allows for the total immersion within Van Gogh’s work rather than seeing it from a far, or behind glass in a typical fine arts museum. Van Gogh Alive creates mini-films on loop; each ‘scene’ focuses on a different style of Van Gogh’s work or major periods of transition in his life. The projections are accompanied by classical music strategically chosen to match the time period that each work was executed. Every piece of the wall, and even the floor, becomes saturated with light and color that moves along with musical accompaniment.
Van Gogh Alive is an example of an exhibition that proves art can be displayed in a non-traditional manner to promote a dialogue between itself and its viewers. By developing new exhibition perspectives and ways of presenting chronologically based presentation platforms, museums are able to communicate to a broader audience. Van Gogh Alive: The Experience, successfully communicates Van Gogh’s story to the audience, as visitors most certainly come away from the exhibition feeling more connected to the artist, and demonstrates that the museum community can still develop new and innovative ways of displaying art and communicating information to a contemporary audience.
For more information visit: http://www.vangoghalive.it/ and http://vangogh-alive.com/
Van Gogh Alive: The Experience
Di Carolina Caverni (Università di Firenze)
Una pausa piacevole dal canone rinascimentale fiorentino, Van Gogh Alive: The experience è un esperienza multimediale creata dalla Grande Exhibitions che mette in evidenza la prolifica, seppur breve, carriera di dieci anni come pittore (1880-1890) di Van Gogh . Attualmente l’esposizione è nella ex-chiesa di Santo Stefano al Ponte fino al 12 aprile; Van Gogh Alive è un esempio di mostra che espone le opere in un modo non tradizionale, un nuovo modo che incoraggia un contesto di apprendimento attivo.
All’arrivo, il visitatore accede attraverso l’ingresso di Santo Stefano e viene condotto al piano di sotto per l’acquisto dei biglietti (€ 12 per gli adulti, € 10 per gli studenti). A destra della biglietteria un disegno e una citazione di Van Gogh accolgono il visitatore, che inizia il suo percorso lungo l’esposizione dove la vita dell’artista è rappresentata dal punto di vista emotivo e artistico.
Nel tentativo di ricreare le opere più note di Van Gogh, la prima parte della mostra è ricoperta di pannelli dai colori vivaci che informano il visitatore sulla storia dell’artista.
Questa manciata di capolavori comprende Notte stellata sul Rodano e La sedia di Vincent e la sua pipa ognuna è inoltre accompagnata da una didascalia che fornisce le consuete informazioni biografiche e curatoriali.
E ‘all’interno dello spazio espositivo principale che l’esperienza della mostra diventa tutt’altro che tradizionale. Diversi dipinti di Van Gogh sono proiettati in alta definizione e su scala enorme per riempire schermi giganti, muri, colonne, soffitti, e persino il pavimento.
La mostra propone anche disegni, bozzetti, lettere, acquerelli, citazioni di Van Gogh e fotografie di famiglia con l’intenzione di creare una biografia multimediale. Proiezioni di immagini moderne, come un campo di grano e binari della ferrovia sono mostrate nel tentativo di combinare immagini contemporanee con il passato dell’artista.
La sfida per i curatori di oggi è quella di sviluppare soluzioni innovative con cui i musei possano esporre opere d’arte che parlano ad un pubblico contemporaneo senza disporre gli oggetti con un criterio curatoriale tradizionale. I musei sono costantemente alla ricerca di nuovi pubblici e metodi espositivi, e al fine di raggiungere un pubblico più ampio, è importante sviluppare modi diversificati per trasmettere nuovi messaggi e conoscenze. Questi significati diversificati di comunicazione sono realizzati in Van Gogh Alive grazie al cambiamento nel modo con cui il visitatore interagisce con l’arte.
La presentazione di questa mostra consente la totale immersione nel lavoro di Van Gogh piuttosto che vederlo da lontano, o dietro il vetro, come in un tipico museo di belle arti. Van Gogh Alive crea mini-film in loop; ogni ‘scena’ si concentra su un diverso stile di lavoro di Van Gogh o su grandi periodi di transizione nella sua vita. Le proiezioni sono accompagnate da musica classica scelta strategicamente per accordarsi con il periodo di tempo in cui ogni opera è stata eseguita. Ogni pezzo del muro, e anche il pavimento, si satura di luce e di colore che si muovono insieme all’accompagnamento musicale.
Van Gogh Alive è un esempio di mostra che rivela che l’arte può essere presentata in modo non tradizionale per promuovere un dialogo con lo spettatore.
Con lo sviluppo di nuove prospettive espositive e di metodi per presentare piattaforme basate sulla cronologia, i musei sono in grado di comunicare ad un pubblico più ampio. Van Gogh Alive: The Experience, comunica con successo la storia di Van Gogh al pubblico -i visitatori sicuramente dopo aver visitato la mostra si sentiranno più legati all’artista- e dimostra che la comunità museo può ancora sviluppare modi nuovi e innovativi di presentazione l’arte e comunicare informazioni ad un pubblico contemporaneo.
Per maggiori informazioni visitare il sito: http://www.vangoghalive.it/ e http://vangogh-alive.com/