By Tyler Ostrander (Lorenzo de’ Medici)
Palazzo Strozzi’s latest exhibition, entitled “Potere e Pathos”, or “Power and Pathos” focuses on bronze sculptures of the Hellenistic period (4th-1st centuries BC). This exhibition will continue to run until June 21, 2015, and can be accessed between the hours of 10 AM to 8 PM, with extended hours on Thursday from 10 AM to 11 PM. The show was made possible by combining the collections of some of the world’s leading museums, including the British Museum, the Musée du Louvre, the Galleria degli Uffizi, and the Metropolitan Museum of Art. These works of art depict a multitude of characters, from the athletes of ancient times to legendary gods and heroes, as well as historical figures. The didactic and interactive materials presented in this exhibition are numerous, yet all work towards a central goal of providing the visitor with a deeper understanding of the objects on display, as both an artistic and archaelogical piece.
A portion of the exhibition takes the visitor through the various stages of a bronze’s life. In one room, there is a series of reproductions set up on a table which detail the numerous phases in the creation of a bronze statue, which help to give the viewer better insight on the complicated process that led to the beautiful pieces that they are viewing. In addition to this, the history of each piece after its creation is also detailed, taking into consideration where it was found, whether at sea or on an archaeological site.
Potere e Pathos features a multitude of interactive elements. Besides the user-friendly examples of the bronze casting process listed above, the exhibition also allows the visitor to explore the concept of originals, forgeries, and copies, using the Minerva of Arezzo as an example. Installed in one room of the exhibition are four touch tables, two of which allow the user to obtain more information on some of the pieces on display, including the discovery of a few bronzes, and the restoration of the Horse Head from Palazzo Medici-Riccardi. The remaining two screens allow the visitor to create their own postcard, which they can email to their friends.
One of the most unique portions of this exhibit is its interactive game, entitled “The Mystery of the Missing Statue.” Upon entering the exhibition space, the visitor is presented with a base without a statue atop it. In order to find the missing sculpture that belongs to this base, the participant must search the exhibition for hints and other pieces of information with the help of a kit, which is provided at the Info Point of the exhibition. This provides material for the visitor to assume one of three distinct roles: that of a forger, collector, or archaeologist. The visitor can then formulate their own account on what happened to the statue based on the information that he or she gathered, and by submitting this account are entered into a competition to win a trip to Greece.
These didactic materials that are found in the exhibition coincide with Palazzo Strozzi’s educational mission to provide unique opportunities for visitors to experience and interact with art. This approach seeks to attend to various audiences with a variety of interests, which can be seen in each of the educational tools listed, which are available in both English and Italian. For those interested in learning about the technical side of a bronze’s creation, the room with reproductions would be of particular interest, while those who might want to know more on the history of the pieces can utilize the touch tables. The Mystery of the Missing Statue game encourages visitors to think critically and creatively while observing the objects on display. These activities help to encourage concrete learning through interaction, rather than the traditional method of instruction though labels and other texts. The methods employed in the Potere e Pathos exhibition are effective in both educating and involving visitors.
Potere e phatos
di Tyler Ostrander (Lorenzo de’ Medici)
L’attuale mostra in Palazzo Strozzi, intitolata “Potere e Pathos” o “Power e Pathos” è incentrata su sculture in bronzo di età ellenistica (IV-I secolo a.C.).
La mostra sarà visitabile fino al 21 giugno 2015 e accessibile tra le ore 10:00 e le 20:00 con orario prolungato, il Giovedi dalle 10:00 fino alle 23:00.
L’esposizione è stata possibile grazie alla combinazione delle collezioni di alcuni dei musei più importanti del mondo, tra cui il British Museum, il Musée du Louvre, la Galleria degli Uffizi, e il Metropolitan Museum of Art.
Le opere esposte raffigurano una moltitudine di personaggi; atleti dei tempi antichi, dei leggendari, eroi, e personaggi storici. I materiali didattici e interattivi sono numerosi e tutti hanno come obiettivo principale quello di fornire al visitatore una comprensione più approfondita degli oggetti in mostra, sia dal punto di vista artistico che archeologico.
In una sala ci sono una serie di riproduzioni esposte su un tavolo che mostrano dettagliatamente le numerose fasi di creazione di una statua in bronzo, contribuendo a dare allo spettatore una migliore comprensione del complicato processo che ha portato alla realizzazione dei bei pezzi in mostra. In aggiunta a questo, è parimenti riportata la storia di ogni singolo pezzo a partire dalla sua realizzazione tenendo conto del luogo dove è stato trovato, che si tratti del mare o di un sito archeologico.
Potere e Pathos è allestita con molti elementi interattivi. Oltre agli utili esempi che spiegano il processo di fusione del bronzo di cui sopra, la mostra permette al visitatore anche di esplorare il concetto di originali, falsi e copie, ad esempio con la Minerva di Arezzo.
In una sala della mostra sono installati quattro schermi touch, due dei quali consentono all’utente di ottenere maggiori informazioni su alcuni dei pezzi esposti tra cui la scoperta di alcuni bronzi ed il restauro della “Testa di cavallo” di Palazzo Medici Riccardi. I restanti due schermi permettono di creare la propria cartolina che è possibile inviare per e-mail ai propri amici.
Una delle parti più uniche dell’esposizione è il gioco interattivo intitolato “Il mistero della statua mancante” in cui, entrando nello spazio espositivo, è presentata al visitatore una base senza la statua. Al fine di trovare la scultura mancante che appartiene a questa base, il partecipante deve cercare nella mostra suggerimenti e altre informazioni con l’aiuto di un kit che viene fornito presso l’Info Point. Qui viene dato il materiale che consente di assumere uno dei tre ruoli di falsario, collezionista, o di archeologo. Il visitatore può quindi formulare per conto proprio un’ idea su quello che è successo alla statua in base alle informazioni da lui raccolte e, presentando la propria idea, partecipare ad un concorso per vincere un viaggio in Grecia.
Questi materiali didattici fanno parte della missione educativa di Palazzo Strozzi di offrire ai visitatori opportunità uniche di sperimentare e interagire con l’arte. Questo approccio tenta di rendere partecipi vari tipi di pubblico, con interessi diversi, grazie a gli strumenti educativi elencati, disponibili sia in inglese che in italiano. Per chi fosse interessato a conoscere il lato tecnico della creazione di un bronzo, la stanza con riproduzioni sarebbe di particolare interesse, mentre per chi volesse saperne di più sulla storia delle opere, possono essere utilizzate gli schermi touch. Il mistero del gioco della statua mancante incoraggia i visitatori, osservando gli oggetti esposti, a pensare in modo critico e creativo. Queste attività contribuiscono a incoraggiare l’apprendimento concreto attraverso l’interazione con l’opera piuttosto che utilizzare il metodo tradizionale delle didascalie ed altri testi. Questi elementi della mostra Potere e Pathos sono efficaci in entrambi gli obiettivi di educare e coinvolgere il pubblico.