Museo Missionario Etnografico di Fiesole

 

By Mackenzie Constantinou (Lorenzo de’ Medici)

 

The Museo Missionario Etnografico di Fiesole, which is part of the San Francesco Monastery in Fiesole, aims to display the ancient artifacts that were found on site, works that were donated out of benevolence, and objects that were acquired through missionary trips throughout the world.  Since, this museum lacks one distinctive purpose it proves difficult to analyze and interpret, but due to the fact that each of these different types of works directly reflect friars’ contact with other peoples this institution directly reflects this external relationship.  Within this museum the art and artifacts are divided culturally and geographically, isolated in separate sections of the museum, and therefore the visitor only values these works in comparison to other products of the society.  Through the display of these objects, the visitors appreciate the objects due to their aesthetic value.

The display at the museum lacks any highly informative panels, which could provide background information on the individual pieces.  If visiting the museum without a guide the viewer would only appreciate these phenomenal pieces for their aesthetic merit, valuing them only for their artistic purpose.  However, if an individual would to visit the museum with a friar their experience would be drastically different. The friar would provide background information, not on the objects, but on the history behind collecting the work.  The friars are able to recall collecting the Etruscan artifacts while gardening or from oral stories about past missionary trips to Asia.  The individual objects within the museum act as a time capsule, and transport the individual back in time to relive past memories and experiences.

The Egyptian artifacts were donated to the museum from the Museo Egizio di Torino, which demonstrates the outreach and friendship that has been fostered between the two institutions.  The panel in Italian accompanying the mummy explains the extensive x-ray scanning that has been performed on the individual to learn more from the deceased.  Finally, the objects from Asia are tokens which friars were gifted on their missionary trips to China.  These individuals lived there for an extended period of time and consequently received these objects as gifts from the surrounding communities. Roman Catholic cultural materials, such as a communion chalice, priest ropes, and icons, are displayed within the Asia room.  These items contain a high eastern influence, which is represented in the materials, colors, and iconographic depictions.

The museum’s surprisingly vast and varied collection allows visitors insight into the travels and importance of the Missionary of Fiesole.  Furthermore, through creating a museum that displays objects from mission trips, they illustrate the evolution of Christianization and its incorporation within different cultures throughout the world.  This museum offers a chance for the public to understand the importance that wide grasp that Italian Christianity has on a world scales as well as regionally through the objects that are displayed.

 

Museo Missionario Etnografico di Fiesole

il Museo Missionario Etnografico di Fiesole, che fa parte del Monastero di San Francesco a Fiesole, ha lo scopo di esporre i manufatti antichi ritrovati sul posto, opere che sono state donate grazie alla benevolenza, e oggetti reperiti durante i viaggi missionari in tutto il mondo. Poiché a questo museo manca un progetto espositivo preciso risulta difficile da analizzare ed interpretare, inoltre, dal momento che ognuna di queste diverse tipologie di opere riflette direttamente il contatto tra i frati e altri popoli, l’istituzione risulta il prodotto diretto di questi contatti con l’esterno.

All’interno del museo l’arte ed i manufatti sono divisi per aree culturali e geografiche, isolati in sezioni separate del museo, il visitatore può apprezzare il valore di tali opere solamente rispetto ad altri prodotti della stessa società.

Il criterio espositivo permette al pubblico di apprezzare gli oggetti soprattutto per il loro valore estetico. L’allestimento è privo di pannelli informativi particolarmente eloquenti che potrebbero fornire maggiori informazioni sui singoli pezzi.

Visitando il museo senza una guida lo spettatore potrebbe apprezzare questi pezzi unicamente per il loro valore estetico e valutandole solo la qualità artistica. D’altro canto guardare la collezione accompagnati da un frate cambierebbe drasticamente l’esperienza. Il frate fornirebbe infatti informazioni, non solo sugli oggetti, ma sulla storia che sta dietro all’acquisizione delle singole opere. I frati sono in grado di ricordare, ad esempio, la scoperta di reperti etruschi mentre facevano giardinaggio o racconti orali su gli ultimi viaggi missionari in Asia.

 I singoli oggetti all’interno del museo funzionano come una capsula del tempo, e trasportano l’individuo indietro nel tempo per rivivere i ricordi e le esperienze passate.

I manufatti egizi sono stati donati al museo dal Museo Egizio di Torino, il che dimostra il raggio d’azione e l’amicizia che esiste tra le due istituzioni. Il pannello esplicativo – in italiano – che accompagna una mummia spiega l’ampia scansione a raggi X che è stata eseguita per saperne di più. Infine, gli oggetti provenienti dall’Asia sono doni che i frati hanno ricevuto durante i viaggi missionari in Cina. Questi missionari hanno vissuto lì per lunghi periodi di tempo e dunque hanno ricevuto questi oggetti in dono dalle comunità vicine.

Gli oggetti che fanno parte della cultura cattolica, come un calice da comunione, le corde da sacerdote e le icone, sono esposte all’interno della stanza dedicata all’Asia. Questi pezzi hanno subito una grande influenza dall’oriente che è rappresentata dai materiali, i colori e le rappresentazioni iconografiche.

Sorprendentemente vasta e variegata la collezione del museo permette ai visitatori di scoprire i viaggi e l’importanza del museo Missionario di Fiesole. Inoltre, la creazione di un museo che espone oggetti provenienti da missioni, permette di comprendere l’evoluzione della cristianizzazione e la sua integrazione all’interno di culture diverse in tutto il mondo.

Questo museo offre la possibilità per il pubblico di capire l’importanza e l’ampia influenza che il cristianesimo italiano ha su scala mondiale e regionale attraverso gli oggetti che vengono esposti