Firenze, Palazzo Strozzi 10 Marzo – 23 giugno 2017
By Rachyl Grussing (Istituto Lorenzo de’ Medici)
Bill Viola, a recognized master of video art, has taken over both the Piano Nobile and the Strozzina for his latest exhibition celebrating his relationship with the historic city of Florence, Electronic Renaissance. As a major retrospective which includes new works of art, Bill Viola has created an ecstatic examination of humanity, spirituality, and perception. The themes of rebirth and the ties man has to nature permeate the exhibition, and also a connection between the modern visual art and the Renaissance works that inspired them is readily apparent. For a city that is immersed in Renaissance works, the Bill Viola exhibition acts as a breath of fresh air, giving new life and perspective to the Old Master works of Florence.
The Piano Nobile begins with a work entitled The Crossing (1996), which is two channels of video projections on screens a little over three meters tall (11 feet), featuring a man with fire on one screen and a man with water on the other. This interplay between nature and man is accompanied by surround stereo sound, which almost creates an immersive experience. This immersive environment into sound accompanied by images is a common theme throughout the whole of the exhibition.
Some works in the exhibition are reinterpretations of famous Renaissance works, and are placed directly beside the works that inspired them. The work entitled Emergence (2002) is modeled after the famous Masolino da Panicale fresco Cristo in pieta (1424). The two works are on either side of the room, so that it is possible to watch the projection while also seeing the fresco. This creates a connection between old and new through time, material, and the modern art in this Renaissance palace. This creates conversations within a larger overarching dialogue that invites the viewer to participate and contribute. The modern works of art shift the perspective of the untouchable Renaissance works enough to allow for a personal and familiar interaction to take place.
An example of these layered conversations within conversations is the piece The Path (2002) which features a 34 foot long screen showing a forest with many people of all ages and nationalities passing through the trees. The screen is placed in such a way that the people walking through the room are required to follow a path similar to those who are walking in the video installation. Strategic seating allows for visitors to sit and watch, or perhaps marvel at, the demonstration of both the work of art and the forced narrative of life mimicking the artwork.
Descending into the Strozzina the themes of humanity and nature still suffuse the works. The exhibition also extend to the Uffizi Gallery and the Museo dell’Opera del Duomo where the works will be in conversation with two very famous works at those institutions. At the Museo dell’Opera del Duomo visitors can purchase a special combined ticket that allows them to also enter the Palazzo Strozzi.
Traduzione di Tania Mio Bertolo (Università degli Studi di Firenze)
Per l’allestimento di Rinascimento Elettronico, esposizione con la quale Bill Viola sancisce il suo legame con la storica città di Firenze, il noto maestro della videoarte contemporanea ha coinvolto sia il piano nobile di Palazzo Strozzi sia gli ambienti della Strozzina. Nell’ordine di una grande retrospettiva che include anche alcune opere inedite, Bill Viola ha dato vita ad un’entusiasmante analisi dell’umanità, della spiritualità e della percezione. Protagoniste della mostra sono le tematiche della rinascita e del legame tra uomo e natura, ma di grande rilevanza è anche l’intreccio tra la moderna videoarte e le opere rinascimentali alle quali la prima si ispira.
In una città permeata dall’arte del Rinascimento, questa esposizione agisce come una boccata d’aria fresca che conferisce nuova vita ed una diversa prospettiva agli antichi capolavori fiorentini.
Il percorso espositivo del piano nobile principia con The Crossing (1996), performance consistente in due filmati proiettati in schermi alti poco più di tre metri, nei quali una figura umana si confronta rispettivamente con il fuoco e con l’acqua. Questa rappresentazione per immagini del legame tra natura e uomo è accompagnata da un suono audio coinvolgente che contribuisce a rendere l’esperienza del visitatore immersiva e l’atmosfera totalizzante, cifre che ritornano nel prosieguo del percorso espositivo.
Alcune installazioni sono reinterpretazioni di famosi capolavori del Rinascimento, e sono collocate esattamente di fianco alle opere che le hanno ispirate. Per la creazione di Emergence (2002) l’artista ha preso le mosse dall’affresco di Masolino da Panicale raffigurante Cristo in pietà (1424): la collocazione delle due opere nelle pareti laterali della stessa stanza consente al visitatore di osservare contemporaneamente sia il video che l’affresco, ed essere così spettatore di una connessione tra nuovo e antico in un intreccio che passando attraverso tempo, materiali ed arte contemporanea prende forma negli spazi di carattere rinascimentale di Palazzo Strozzi. All’interno di un già ampio dialogo tutto ciò crea un’ulteriore conversazione che invita il visitatore a partecipare e contribuire, oltre che ad interagire personalmente con le tradizionalmente inavvicinabili opere rinascimentali, che assumono qui nuova prospettiva in quanto accostate a moderni lavori artistici.
Un esempio di queste conversazioni all’interno di una più ampia conversazione è The Path (2002), installazione costituita da uno schermo di oltre dieci metri nel quale un filmato mostra persone di diversa età e nazionalità mentre camminano tra gli alberi di una foresta. Lo schermo è collocato in una posizione tale che gli stessi visitatori sembrano non più essere all’interno di un ambiente museale, ma muoversi in uno spazio simile a quello mostrato dal filmato. Poltrone posizionate strategicamente consentono ai visitatori di accomodarsi, osservare e meravigliarsi di fronte ad entrambe le performance, oltre che di fronte alla forza narrativa della realtà che imita l’arte.
Anche le installazioni esposte negli ambienti della Strozzina sono permeate dai temi di umanità e natura. La mostra inoltre si estende alla Galleria degli Uffizi e al Museo dell’Opera del Duomo nei quali i lavori di Bill Viola dialogano con alcuni capolavori di quelle istituzioni. Al Museo dell’Opera del Duomo i visitatori possono richiedere una speciale combinazione di biglietti che consente l’ingresso anche a Palazzo Strozzi.