Ecomuseo del Casentino

By Mackenzie Constantinou (Lorenzo de Medici)

 

The Ecomuseo del Casentino aims to preserve and display traditional culture, both tangible and intangible, to the public.  In order for this to become a reality the institution effectively created a museum without walls, or a museum that is deeply integrated in the town rather than isolated within a solitary building.  The Ecomuseo del Casentino was created for and by the community in order to preserve their traditional culture; though this leads to the problem of defining a museum, figuring out how to adequately preserve culture, and sustaining the museum due to a lack of outside visitation.  These characteristic struggles of the Ecomuseo del Casentino are clearly recognizable throughout the visit due to a lack of upkeep, public information, and people within the city.

The Ecomuseo del Casentino is dispersed throughout the city to the point where the town itself is the museum. Therefore, can this be considered a museum?  Since in the case of Casentino, the museum is in effect the city how does the ecomuseum subscribe to the standard qualifications of the title museum?  This institution challenges the way to view and interpret what qualifies as a museum, and it requires visitors to look at and question a museum without walls.  Though when analyzing the International Council of Museums’ (ICOM) definition of a museum it states that an institution should aim to exhibit, research, and communicate the tangible and intangible cultural material to the public for education and academia.  By this definition the Ecomuseo del Casentino would qualify as a museum, though it does challenge the visitor’s preconceived notions of what a museum is and what its function should be within society.

In Italy, with the rather recent unity of the country and many micro cities with their own unique culture and language, it has been seen as a necessity to preserve these traditions, which is the foundation for the Ecomuseo del Casentino.  The guide, who is part of the community, provides background information on the objects, which have no labels or any information about their significance.  These objects are linked to memories, for the guide and presumably the community.  Though if an individual were to visit the museum without a guide they would lack any of the important information on the objects, which was the reason for creating the institution.  Therefore, how can the museum adequately incorporate the oral traditions with the tangible material of the past, without labels or a guide?

This museum is a byproduct of the surrounding community, and is run by these individuals.  This guide emphasized that individuals are actually moving away from Casentino.  Therefore, there is a problem of how to attract outside visitors to a city whose citizens that created the institution are no longer residing within that town.  Could this museum exist without the surrounding community?  Since the museum was created to glorify the past history or culture within a city, then it is necessary for the community as a whole to promote or market their culture and traditions to the public in order to obtain tourists.

Overall, this museum attempts to present intangible and tangible cultural material to the public and display the importance of the community’s unique traditions and identity.  It resides in a beautiful city that is nestled between two rivers, which creates a beautiful scenery to enjoy the museum.  The community is proud of their past, their dialect, and this museum highlights the history and beauty of this town.

 

Ecomuseo del Casentino

By Carolina Caverni (Università di Firenze)

L’Ecomuseo del Casentino ha lo scopo di conservare e mostrare al pubblico la cultura tradizionale, sia materiale che immateriale, del luogo. Per rendere ciò possibile l’istituzione ha creato nella pratica un museo senza pareti e quindi un museo che è profondamente integrato con la città, piuttosto che isolato all’interno di un edificio solitario.

L’istituzione è stata fondata da e per la comunità al fine di preservare la cultura tradizionale; anche se questo comporta il problema di definire l’entità museo, capire come preservare adeguatamente la cultura e sostenere l’istituzione nonostante la mancanza di visite esterne. Queste lotte, tipiche dell’Ecomuseo del Casentino, sono chiaramente riconoscibili durante la visita a causa della mancanza di manutenzione, informazioni per il pubblico, e scarsa popolazione nella città.

L’Ecomuseo del Casentino è distribuito in tutta la città fino a rendere la città stessa un museo. Pertanto, può davvero essere considerato un museo? Dato che nel caso del Casentino, il museo è a tutti gli effetti la città, come fa l’ecomuseo a sottoscrivere le qualifiche standard per avere tale definizione? Questa istituzione sfida il modo di vedere ed interpretare ciò che si qualifica come museo e richiede ai visitatori di guardare e interrogare un museo senza pareti. La definizione data dall’ international Council of Museums (ICOM) afferma che “Il Museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e specificamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto.”

Con questa definizione l’Ecomuseo del Casentino si qualifica dunque come museo, sebbene lo faccia contestando il preconcetto del visitatore di cosa sia un museo e quale la sua funzione all’interno della società.

In Italia, a causa della piuttosto recente Unità del paese e della presenza di molte piccole realtà con una propria cultura e dialetto, è stata vista come una necessità quella di preservare queste tradizioni, elemento che è alla base dell’Ecomuseo del Casentino.

La guida, che è parte della comunità, fornisce informazioni di base sugli oggetti, che non hanno didascalie o informazioni sul loro significato. Questi oggetti sono legati alla memoria sia della guida stessa che presumibilmente della comunità. Ma se si dovesse visitare il museo senza la guida non si riceverebbe nessuna delle informazioni importanti sugli oggetti, che sarebbero invece la ragione di fondo per la creazione dell’istituzione. Quindi, come può il museo trasmettere adeguatamente le tradizioni orali e la materia tangibile del passato senza didascalie o guida? Questo museo è un sottoprodotto della comunità circostante, ed è gestito da questi individui.

La guida ha sottolineato che la popolazione in realtà si sta allontanando dal Casentino. Pertanto, vi è un problema di come attirare visitatori esterni in una città i cui stessi cittadini, che hanno creato l’istituzione, si stanno allontanando.

Potrebbe questo museo esistere senza la comunità circostante? Dal momento che il museo è stato creato per glorificare la storia o la cultura del passato all’interno di una realtà, è allora necessario che la comunità nel suo insieme si unisca per promuovere al pubblico la propria cultura e le tradizioni al fine di attirare i turisti. Nel complesso, questo museo tenta di presentare la cultura materiale e immateriale al pubblico e mostrare l’importanza delle tradizioni uniche e dell’identità della comunità. Risiede in una bellissima città che si trova tra due fiumi, che crea uno splendido scenario per godere del museo. La comunità è orgogliosa del proprio passato e dialetto, e questo museo mette in evidenza la storia e la bellezza della città.