By Mackenzie Constantinou (Lorenzo de’ Medici)
On 150th anniversary since the foundation of the Bargello, the museum chose to celebrate this milestone by proposing the theme of travel in the Middle Ages.
This historical period was characterized by great mobility across Europe and toward the Orient the trade, religion, defending the faith, and politics pushed medieval men to face long journeys that the exhibition tries to reconstruct mainly through material culture.
The exhibition involves the “Réseau des msées d’art medieval” which is part of the Bargello together with the Musée de Cluny, Schnütgen Museum di Colonia, and the Museu Episcopal di Vic in Catalogna.
There are about 100 works on display, including everyday objects, maps, paintings, and sculptures. These are grouped by topics into five sections that tell through material and artistic evidence the long and often not easy travels, which were faced by Medieval men.
The first section, entitled “The Representation of the World” returns to the visitors the view that they had in those centuries of the world and puts on exhibition the instruments that were used for orientation. It is possible to find maps, representations of the world, maps with marked paths by Medieval travelers, and navigational instruments.
The second part is dedicated to the long journeys of pilgrims to the “salvation of the soul”. Footwear dating back to the thirteenth century, plaques that were sewn on garments marked with the goals achieved, and portable altars before which pilgrims prayed during the long journey are exhibited here.
The stained glass window with St. James dressed as a pilgrim, coming from the vicinity of Cologne (ca. 1480), as well as the clothing typical of these travelers can be appreciated closely.
Religion was the engine for travel undertaken by crusaders to the Holy Land. Military equipment, swords and stirrups are on display along with a fragment of which is the tomb of Count Hugo Vaude returned from the Holy Land while embracing his wife.
In addition to the material evidence, the journey is represented through literature with fantastic impressions by Febus, the knight of King Arthur. This recalls the song “Febus and Strong” dating back to the XIV-XV century and preserved in the National Library of Florence.
Other great Medieval travelers were merchants and, in general, traveled across Europe on business. The room exhibits documents and bills of exchange, small containers for messages that could be closed by keys bearing the coat of arms of the sender.
The last section is devoted to the movements of the courts, to those of the sovereigns and the brides that in the large chest brought with them the rich grave to new house. The visitor is able to see everything they need to address in a comfortable journey, including a rare example of a removable table from the XV-XVI century and two precious saddles with a decorated parade horn of the fifteenth century, which belonged to the Medici’s.
The exhibition closes with a great tapestry which represents the story “Leriano and Laureola: forgiveness of the king” from about 1515-1530 at the Musée de Cluny. This shows a scene of a departure filled with details where the visitors can see many of the equipment that accompanied the travelers in the Middle Ages.
The exhibition is well illustrated by the explanatory panels, both in Italian and English, and each work is accompanied by its caption.
Il Medioevo in viaggio. Mostra in occasione dei 150 anni della fondazione del Bargello
Di Carolina Caverni (Università di Firenze)
20 marzo-21 giugno 2015
In occasione dei 150 anni dalla fondazione del Bargello, il museo sceglie di celebrare questo traguardo proponendo il tema del viaggio nel Medioevo.
Questo periodo storico era caratterizzato da una grande mobilità in tutta Europa e verso oriente, il commercio, la religione, la difesa della fede e la politica spingevano l’uomo medievale ad affrontare lunghi cammini che la mostra tenta di ricostruire attraverso soprattutto la cultura materiale.
L’ esposizione coinvolge i musei che compongono la “Réseau des msées d’art médieval” della quale fa parte il Bargello insieme al Musée de Cluny, al Schnütgen Museum di Colonia ed il Museu Episcopal di Vic in Catalogna.
Le circa 100 opere esposte, tra cui oggetti d’uso quotidiano, carte geografiche, pitture e sculture, sono riunite per temi in cinque sezioni che raccontano attraverso le testimonianze materiali e artistiche i lunghi e gli spesso poco agevoli viaggi affrontati dall’uomo medievale.
La prima sezione, intitolata “Rappresentazione del mondo”, restituisce al visitatore la visone che si aveva in quei secoli del mondo e mette in mostra gli strumenti che venivano utilizzati per l’orientamento. Si possono trovare carte geografiche, rappresentazioni del mondo, mappe con segnati i percorsi fatti direttamente dai viaggiatori medievali e strumenti per la navigazione.
La seconda parte è dedicata ai lunghi cammini dei pellegrini verso la “salvezza dell’anima”, nelle teche si possono osservare calzature risalenti al XIII secolo, placchette che venivano cucite sulle vesti con segnate le mete raggiunte, e altari portatili davanti ai quali i pellegrini pregavano durante il lungo viaggio.
La vetrata con San Giacomo in abiti da pellegrino, proveniente dalle vicinanze di Colonia (1480 ca), oltre a restituirci l’abbigliamento tipico di questi viaggiatori permette di apprezzare da vicino la pittura su vetro con tutte le sue sfumature.
La religione era il motore anche per viaggi intrapresi dai crociati diretti verso la Terra Santa; equipaggiamenti militari, spade e staffe sono esposte insieme ad un frammento di tomba che rappresenta il conte Hugo di Vaudé ritornato dalla Terra Santa mentre abbraccia la moglie.
Oltre alle testimonianze materiali, il viaggio viene rappresentato anche attraverso la letteratura con le imprese fantastiche di Febus, cavaliere di re Artù, raccolte nel cantare “Febus el forte” risalente al XIV- XV secolo e conservato alla Biblioteca Nazionale di Firenze.
Gli altri grandi viaggiatori medievali erano i mercanti e in generale coloro che percorrevano tutta Europa per affari, dunque nelle teche ci sono le custodie per i documenti e le lettere di cambio, piccoli contenitori per i messaggi che potevano essere chiusi da chiavi recanti lo stemma del mittente.
L’ultima sezione è dedicata a gli spostamenti delle corti, a quelli dei sovrani e delle spose che in grandi cassoni portavano con se i ricchi corredi verso la nuova casa. Qui si può osservare tutto il necessario per affrontare in maniera comoda il viaggio, tra cui un raro esempio di tavolo smontabile del XV-XVI secolo e due preziose selle da parata decorate in corno del XV secolo appartenute ai Medici.
La mostra si chiude con il grande arazzo che rappresenta la storia “Leriano e Laureola: il perdono del re” del 1515-1530 circa proveniente dal Musée de Cluny dove è rappresentata una scena di una partenza ricca di dettagli in cui si possono vedere molti degli equipaggiamenti che accompagnavano i viaggiatori nel Medioevo.
La mostra è ben illustrata dai pannelli esplicativi, sia in italiano che in inglese, e ogni opera è accompagnata dalla propria didascalia.