by Mackenzie Constantinou (Lorenzo de’ Medici)
The Stibbert Museum, located just outside of the historical city center of Florence, houses the collection of Frederick Stibbert. Stibbert (1836-1906) inherited the estate, the present day museum, from his grandfather who was the commander in chief for the British East India Company and therefore supplied the family with its tremendous wealth. During Frederick Stibbert’s life he was fascinated with different cultures and their costumes, and aimed to create a collection that displayed the variety of clothing, objects, and people from around the world. Upon his death he requested that his collection stay displayed together; presently curators and the director of the museum have aimed to recreate Stibbert’s original display of the objects while trying to please a contemporary audience.
The museum was created originally by Frederick Stibbert to house his vast collection of historical objects which illustrate the change in dress from around the world. Upon request, he welcomed scholars and visitors to his house museum and aimed to educate them through his illustrative library of works. Currently, it is necessary for visitors to join a guided group tour of the museum which start every hour. These groups are lead through the house museum by a guard, who does not offer a tour or any background information for visitors. Upon entering the first room the visitor is transported back in time, due to the historical display of the works, which illustrates the grandiose, luxurious, and spectacular environment that Stibbert would have wanted his guests to feel upon seeing his collection. The first room demonstrates his curiosity in costumes throughout time as it houses a large collection of several portraits and numerous coats of armor. These objects illustrate the change in dress throughout time and Stibbert’s interest and fascination with these garments effectively creates the theme for visitors. It would be helpful if the museum provided more information on the background of Stibbert’s collection and his interest in different cultures and costumes, in order to provide visitors with the correct mindset upon entering the institution. Regardless, his collection acts as a library for historical garments and presents them to the public via anatomically correct mannequins.
Throughout several rooms Stibbert fashioned figurines, which are adorned with ornate and decorative clothing. These models, though dated, illustrate the people, culture, and life that these clothes would have been created for. Though, these are without any supplementary information. There are only a couple instances of labels of the top floor of the museum, but the labels are only in Italian and are in a small font size. While, in the first room there are signs that visitors can read to see what the corresponding works are but yet again they are only in Italian and they are placed so that when the visitor is reading the sign he cannot simultaneously view the work of art. The educational space allows for visitors to wear copies of these historical costumes, which is an interesting addition to the museum space because it allows for the publics engagement and tactile understanding of the objects.
In conclusion it is an extremely interesting museum, because it houses works from throughout the world and displays it a historic 19th century manner, as Stibbert would have. Due to the unchanged display, there is a disconnect that is formed between modernizing and keeping to Stibbert’s wishes. If the museum would utilize more educational tools and labels, it would help clarify the importance of the collection and collector. Overall it is an expansive collection that is housed within an intriguing architectural space, which in combination with the historical significance of the collection, creates a unique experience for visitors.
Museo Stibbert
Il Museo Stibbert, situato appena fuori dal centro storico di Firenze, ospita la collezione di Frederick Stibbert. Stibbert (1836-1906) ereditò la proprietà, l’attuale museo, dal nonno che era il comandante in capo della British East India Company e quindi lasciò alla sua famiglia un enorme ricchezza. Nel corso della vita Frederick Stibbert fu affascinato dalle diverse culture e dai loro costumi e volle creare una collezione che mostrasse la varietà di vestiti, oggetti e persone da tutto il mondo. Alla sua morte chiese che la sua collezione restasse esposta unita; attualmente i curatori e il direttore del museo hanno deciso di ricreare la disposizione originale degli oggetti di Stibbert cercando nello stesso tempo di soddisfare un pubblico contemporaneo.
Il museo venne fondato originariamente da Frederick Stibbert per conservare la sua vasta collezione di manufatti storici che mostravano i cambiamenti dei costumi di tutto il mondo. Su richiesta accoglieva studenti e visitatori nella sua casa museo con l’obiettivo di educarli attraverso la sua biblioteca illustrativa di opere. Attualmente è necessario per i visitatori partecipare a un tour guidato a gruppi che parte ogni ora. I gruppi sono guidati attraverso il museo da una guardia che non offre una vera e propria visita o informazioni di base ai visitatori. Il visitatore, una volta entrato nella prima stanza, è trasportato indietro nel tempo grazie ad una disposizione storica delle opere che esaltano l’ambiente grandioso, lussuoso, e spettacolare così come Stibbert avrebbe voluto che i suoi ospiti si sentissero davanti alla propria collezione. La prima stanza illustra la sua curiosità per i costumi attraverso le epoche in quanto ospita una grande collezione di diversi ritratti e numerose armature. Questi oggetti mostrano il cambiamento dei costumi nel tempo e l’interesse di Stibbert, il fascino di questi indumenti crea efficacemente un tema per i visitatori. Sarebbe d’aiuto se il museo fornisse più informazioni sul background della collezione e sugli interessi del proprietario per le diverse culture e costumi al fine di fornire ai visitatori la giusta preparazione per vedere il museo. Indipendentemente da ciò, la collezione si comporta come una biblioteca dedicata ai costumi storici che viene presentata al pubblico con manichini anatomicamente corretti.
Attraverso le diverse sale dello Stibbert si incontrano i figurini abbigliati, che sono decorati con abiti ornati e decorativi.
Questi modelli, anche se datati, illustrano i popoli , le culture e le vite per cui furono creati questi abiti, anche senza alcuna informazione supplementare. Ci sono solo un paio di pannelli esplicativi al piano superiore del museo ma sono solamente in italiano e in caratteri piccoli.
Sebbene nella prima sala ci siano dei cartellini che i visitatori possono leggere per vedere a quale opera corrispondono, sono di nuovo solo in italiano e collocati in maniera che mentre si legge non si può guardare l’opera d’arte.
Lo spazio educativo permette ai visitatori di indossare le copie di questi costumi, addizione interessante allo spazio del museo perché consente il coinvolgimento del pubblico e una comprensione tattile degli oggetti.
In conclusione è un museo molto interessante perché conserva manufatti di tutto il mondo e mostra un allestimento storico del XIX secolo come lo aveva pensato Stibbert. A causa della disposizione che non è cambiata nel tempo c’è una disconnessione tra il tentativo di modernizzazione e il mantenimento dei desideri di Stibbert. Se il museo fornisse un maggior numero di strumenti didattici e pannelli esplicativi si comprenderebbe meglio l’importanza della collezione e del collezionista. Nel complesso si tratta di una vasta collezione che è stata conservata in un intrigante spazio architettonico che, in combinazione con il significato storico della collezione, crea un’esperienza unica per i visitatori.