By Giulia Bagni (University of Florence)
After it closed, in the year 2010, the museum of topographical history, Firenze Com’era, it was situated in the ex-convent Oblate in Via dell’Oriuolo of Florence and the museum is still waiting for a new location. The collection, owned by the Comune consists of many objects of different nature (plastic models, archeological finds, paintings and prints) together illustrate the urban evolution of the city through the centuries from its foundation.
To remedy this situation, Palazzo Vecchio created a small exhibition space next to their ticket office in 2012,Tracce di Firenze, offers to the public a selection of the objects owned by the Firenze Com’era. The space, not very ample but utilizes it well, is subdivided in two sections: a temporary part and a permanent part.
In the first section visitors learn the history of the museum Firenze Com’era thanks to a detailed, but synthetic, description. Curators hope that a new location will be made soon.
Immediately after, the Pianta della Catena is displayed which is a panoramic prospective of the city of Florence around 1470. It is a reproduction realized in the 19th century from the original that is in Berlin. Thanks to the use of a touch screen that reproduces la pianta, the visitors can touch the churches, streets, squares and the gates of the city walls, and can make a comparison between the ancient Florence and the modern one. Also on the touch screen, information is available for the sites when touched for the visitor to read. It is also possible to make a comparison between la pianta and the map of Florence made by Stefano Buonsignori in the middle of the Cinquecento, which are next to one another.
A chronological jump of two centuries, takes the visitor to sketches with panoramic view of Florence that were realized by Zocchi, as well as paintings with Florence as the subjects that were painted by Florentine masters and strangers with the preferred subject of Lungarni fiorentini.
It was necessary to have a small space dedicated to the Risanamenti (renewal) of the end of the 19tu century in area of the mercato Vecchio, which is now Piazza della Repubblica. Thanks to another touch screen it is possible to interact with the small sketches of the mercato Vecchio hanging above, and through the use of the touch screen the visitor can be referred to the individual sketches and acquire more information.
Surprisingly, a large panoramic image of the city that includes the surrounding Florentine hills was made by hand (with paper and ink) by a German architect in 1936.
At the end of the pathway, two paintings remind the visitor of two of the most tragic moments faced by the city: the destruction of World War II and the flood of 1966.
The temporary section, for the occasion of the exhibit in Palazzo Strozzi that is dedicated to Pontormo and Rosso Fiorentino, holds a small exhibit focused on the Carro di San Giovanni or della Zecca Vecchia. It was decorated in part, in 1514, by Pontormo and 13 paintings by Pontormo also survive. The cart was paraded through the city during the celebration of the Festa degli Omaggi, and it was torn apart in the 19th century. Curators decided to display these paintings with surviving sculptures that decorated the cart. The story of the celebration and of the cart are illustrated through a video that shows iconographic examples and virtual reconstructions. Unfortunately, because of the limited space, there are no seats and if more than one visitors stop to watch the video they impede on the pathway’s space.
In conclusion, notwithstanding the limited space, the curators were able to highlight the importance of these objects and were also able to construct a logical pathway that illustrates all of the important events of the city. Thanks to the use of multimedia instruments, the narration involves actively the visitors and also stimulates the public to create a comparison between the ancient city and the modern one.
This is a good start in thinking of a new setting for the entire collection of the Firenze Com’era.
The entrance is free and all of the text, including the text on the touch screens, is available in both English and Italian.
For more information, please visit the website:
Http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/palazzovecchio/evento41.htm
Museo di Palazzo Vecchio – Tracce di Firenze
Giulia Bagni (Università di Firenze)
Dopo la chiusura, avvenuta nel 2010, del museo storico topografico Firenze com’era, situato nell’ex convento delle Oblate in via dell’Oriuolo a Firenze, l’interessante raccolta che lo costituiva (di proprietà comunale) è ancora in attesa di una nuova ed adeguata collocazione. Essa consisteva in un insieme eterogeneo di oggetti (plastici, reperti archeologici, dipinti e stampe) volti ad illustrare l’evoluzione urbanistica della città attraverso i secoli, a partire dalla sua fondazione.
Per rimediare a questa situazione, accanto alla biglietteria del museo di Palazzo Vecchio, nel 2012 è stato inaugurato uno spazio – Tracce di Firenze – che ripropone all’attenzione del pubblico una selezione degli oggetti appartenenti al museo.
Lo spazio, non molto ampio ma ben sfruttato, è stato suddiviso in due sezioni: una temporanea e l’altra permanente.
Nella prima sezione il visitatore conosce la storia del museo Firenze com’era grazie ad una dettagliata, ma allo stesso tempo sintetica, descrizione; istituzione che si auspica abbia presto una consona e più ampia sede.
Subito dopo è esposta la cosiddetta Pianta della catena, una veduta prospettica della città di Firenze intorno al 1470. Si tratta di una riproduzione eseguita nel XIX secolo dall’originale che si trova a Berlino. Grazie ad uno schermo touch screen che riproduce la pianta il visitatore, toccando alcune chiese, piazze e porte della mura della città, può fare un raffronto tra la Firenze antica e quella attuale, il tutto accompagnato da brevi cenni storici. Inoltre è possibile fare un confronto con la pianta, sempre di Firenze, realizzata da Stefano Buonsignori alla metà del Cinquecento, esposta proprio lì accanto.
Con un salto cronologico di ben due secoli, si giunge alle stampe con vedute di Firenze realizzate dallo Zocchi e da dipinti che hanno come soggetto sempre la città, opera di maestri fiorentini e stranieri che si soffermano soprattutto sulla raffigurazione dei Lungarni fiorentini.
Non poteva mancare un piccolo spazio dedicato ai Risanamenti avvenuti alla fine dell’Ottocento nella zona del mercato Vecchio, l’attuale area di Piazza della Repubblica. Grazie ad un altro schermo touch è possibile individuare su una pianta della città, che indica i cambiamenti avvenuti nei secoli nell’area, i punti a cui corrispondono i piccoli scorci realizzati dal pittore Antonio Marrani prima delle demolizioni.
Stupefacente una grande veduta panoramica della città che si estende anche alle colline, realizzata a mano (carta su inchiostro) da un architetto tedesco nel 1936.
A concludere il percorso, due opere pittoriche che ricordano i due momenti più tragici vissuti dalla città: le distruzioni belliche della seconda guerra mondiale e l’alluvione del 1966.
La sezione temporanea invece, in occasione della rassegna a Palazzo Strozzi dedicata a Pontormo e Rosso fiorentino, ospita una piccola mostra incentrata sul carro di San Giovanni o della Zecca, alla cui realizzazione partecipò, nel 1514, il Pontormo e di cui rimangono ben 13 tavole. Il carro, che veniva fatto sfilare in occasione della festa degli Omaggi, venne smantellato nell’ottocento, e qui vengono riproposti, oltre alle suddette tavole, anche alcuni apparati scultorei che lo adornavano.
Tutta la storia della festa e le vicende del carro, sono ripercorse grazie ad un video che propone testimonianze iconografiche e ricostruzioni virtuali. Purtroppo, a causa dello spazio limitato, non ci sono sedute e se più di un visitatore si ferma a guardare il video questi impediscono agli altri il passaggio e la visione delle opere esposte.
In conclusione, malgrado lo spazio ristretto, i curatori hanno saputo valorizzare gli oggetti esposti e costruire un percorso logico, nonostante i salti temporali, che toccasse tutti gli avvenimenti più importanti che hanno riguardati la città nei suoi cambiamenti urbanistici.
Grazie all’uso di strumenti multimediali la narrazione coinvolge attivamente il pubblico e lo stimola a creare continui confronti con la forma attuale della città.
Si tratta dunque di un buon inizio da cui partire per pensare ad un nuovo allestimento in grado di esporre tutta la collezione posseduta dal comune.
L’ingresso è gratuito e tutti i testi, compresi quelli degli schermi touch e del video, sono sia in italiano che in inglese.
Per maggiori informazioni visitare i siti web: http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/palazzovecchio/evento41.htmhttp://museicivicifiorentini.comune.fi.it/export/sites/museicivici/materiali/San_Giovanni_Pontormo.pdf