By Carolyn Badalucco (Istituto Lorenzo de’ Medici)
Just a short two-minute walk from Piazza della Repubblica brings one to the Fondazione Palazzo Strozzi, which houses two temporary exhibition spaces. Currently on display on the palace’s main floor is The Springtime of the Renaissance: Sculpture and the Arts in Florence 1400-1460, which was organized in conjunction with the Musée du Louvre and will also be shown there, beginning on September 26. The show highlights the onset of the Renaissance in Florence through a display predominantly of sculpture. During this period, Classical themes were adapted to reflect the spiritual and intellectual environment within Florence and the creativity it stimulated. Both the display and the didactics make this exhibition stand out from the typical staid Florentine museum.
Each section of the large nine-room space presents the museum-goer with a new theme, which is explained by large, bilingual text panels (while French, Russian, and Chinese booklets are also available). These informative, and occasionally more abstract, panels are supplemented by a handful of smaller captions which display quotations and illustrations relevant to the broader theme of touch. In many areas, there are small pieces of different media (bronze, marble, terracotta, etc.) that are meant to be touched by the visitor. This also emphasizes the overall tactile theme.
The dramatic lighting, reminiscent of theater design, provides an appropriate ambiance for the artwork on display. Nothing is left in shadow. Each piece is highlighted in a way that focuses attention on the details and splendor of the individual work and also the creative genius of the selected Renaissance artists. The layout and design, by architect Luigi Cupellini, is to be commended. The use of two shades of gray on the walls is reminiscent of the stone used specifically in Renaissance architecture. The continuous projecting step or bench running along the wall also recalls the majestic palace facades found throughout Florence. Every display decision has been made with the utmost attention to detail. Even the elevator has been adorned with images from the show and the restrooms have been decorated with a photograph, along with Leon Battista Alberti’s description of Santa Maria del Fiore’s dome.
Perhaps even more important than the design are the interactive didactic components of The Springtime of the Renaissance, which include two spaces that are always available to the public. One is a reading room, designed as a late Renaissance studiolo, which contains books relevant to the show and also small bronze statuettes that can be touched and held. The second room, the Cast Court, invites visitors to explore plaster casts of sculptural masterworks. Aside from these two areas, there are also interactive touch-tables at the end of the space. Two of these document the important restorations that were carried out on Donatello’s Saint Louis of Toulouse and his Saint Jerome. The other two tables present a selection of objects from the exhibition and encourage visitors to create an imaginary museum according to different categories, like Love, Courage, and Lightness. Palazzo Strozzi’s regular family kits are also available, this time disguised as the Sculptor’s Satchel. The bag contains explanatory cards and games that provide a tactile experience. The only downside is that the Satchel must be reserved in advance and therefore some visitors might not be able to use it. However, Drawing Kits are always available at the upper floor Info Point or can even downloaded from the Foundation’s webpage. The kit contains paper, a pencil and eraser, along with a set of cards that include sketching tips.
Museums are notorious for not allowing visitors to touch the items on display, but Palazzo Strozzi has found a number of successful solutions to give guests the tactile involvement that is traditionally lacking and often desired. The visitor is able to have a more immersive sensory experience. The Springtime of the Renaissance effortlessly blends sculptural masterpieces with humanist ideals and the beautiful Renaissance architecture that makes Florence such a special city.
“La Primavera del Rinascimento”. Niente lasciato in ombra.
di Carolyn Badalucco (Lorenzo de’ Medici)
Una breve camminata di soli due minuti da piazza della Repubblica ci porta alla Fondazione Palazzo Strozzi, che ospita due spazi dedicati alle esposizioni temporanee. Attualmente in corso al piano nobile del palazzo si trova La Primavera del Rinascimento. La Scultura a Firenze 1400-1460, organizzata in collaborazione con il Museo del Louvre, dove la mostra si sposterà dal 26 settembre. Questa evidenzia l’esordio del Rinascimento a Firenze attraverso un’esposizione in cui è la scultura a predominare. Durante quel periodo i temi della classicità venivano adattati affinché riflettessero l’ambiente spirituale e intellettuale di Firenze e la creatività che esso stimolava. Sia l’allestimento che la didattica fanno spiccare questa esposizione molto di più rispetto ai tipici, seriosi, musei fiorentini.
Ogni sezione dell’ampio ambiente di nove stanze si presenta al visitatore con un tema sempre nuovo, che viene spiegato da grandi pannelli dotati di testi in due lingue (mentre sono disponibili brochure anche in francese, russo e cinese). Questi pannelli informativi e, occasionalmente, più astratti, sono affiancati da qualche didascalia più piccola che riporta citazioni e illustrazioni legate al tema generale del tatto. In alcune aree sono presenti piccoli esemplari di differenti materiali (bronzo, marmo, terracotta, eccetera) che possono essere sfiorati dal visitatore: ciò enfatizza il senso tattile che pervade tutta la mostra.
L’illuminazione quasi scenica, che ricorda quella teatrale, fornisce un’atmosfera appropriata per le opere d’arte. Niente è lasciato in ombra. Ciascun pezzo è evidenziato in modo da attirare l’attenzione sui dettagli e sullo splendore delle singole opere ed anche sul genio creativo degli artisti rinascimentali selezionati. L’allestimento, dell’architetto Luigi Cupellini, è lodevole. L’uso di due toni di grigio sulle pareti ricorda la pietra usata specificamente nelle architetture del Rinascimento, e la panca di via, quel gradino che corre continuo lungo la parte inferiore delle pareti, fa ancora pensare all’esterno dei maestosi edifici che si trovano in tutta la città. Ogni decisione sull’allestimento è stata presa con la massima attenzione per i dettagli, persino l’ascensore è stato ornato con immagini della mostra, mentre nei servizi igienici si può trovare una fotografia della cupola di Santa Maria del Fiore con la sua descrizione fatta da Leon Battista Alberti.
Forse ancora più importanti del design sono le componenti didattiche interattive de La Primavera del Rinascimento, che includono due ambienti sempre accessibili al pubblico. Il primo è la sala di lettura, arredata come se fosse uno studiolo del tardo rinascimento, che contiene libri sulla mostra ma pure piccole statuette di bronzo che possono essere toccate ed afferrate, mentre l’altra stanza, la Sala Gessi, invita i visitatori ad avvicinarsi alle riproduzioni in gesso di capolavori scultorei. A parte queste aree, ci sono anche tavoli dotati di dispositivi touch interattivi alla fine del percorso: un paio di essi documentano gli importanti restauri che sono stati portati avanti su due sculture di Donatello, cioè San Luigi di Tolosa e San Gerolamo. Gli altri invece presentano una selezione di oggetti dell’esposizione e invitano i visitatori a creare un museo immaginario basato su diverse categorie, come l’Amore, il Coraggio, la Luminosità. Gli usuali kit per famiglie di Palazzo Strozzi sono ancora disponibili, stavolta camuffati da Sacca dello Scultore: la borsa contiene cartoncini esplicativi e giochi che permettono loro di fare un’esperienza tattile. L’unica pecca è che deve essere prenotata in anticipo e per questo motivo alcuni visitatori rischiano di non poterne usufruire. Comunque i Kit Disegno si possono sempre ritirare al Punto Informazioni al primo piano, oppure sono scaricabili dalla pagina web della Fondazione. Comprendono carta, una matita e una gomma, insieme a una serie di carte che includono suggerimenti per gli schizzi.
I musei sono noti per il proibire ai visitatori di toccare gli oggetti in mostra, ma Palazzo Strozzi ha trovato molte soluzioni efficaci per dare al pubblico il coinvolgimento tattile che è tradizionalmente assente e spesso desiderato. Il visitatore è in grado di avere un’esperienza sensoriale immersiva. La Primavera del Rinascimento semplicemente fonde i capolavori scultorei con gli ideali umanistici e la splendida architettura rinascimentale che rende Firenze una città così speciale.